lunedì 18 giugno 2018

COME SI FORMANO LE NUBI

                                                 LE NUBI 
 



Le acque di acqua e condensa in goccioline attorno a nuclei di particelle di sale, argille o areosol. Le nuvole sono state formate ma hanno vita molto breve: da pochi minuti a qualche giorno.
Il loro colore dipende dalla luce che colpisce le goccioline di cui sono fatte . Le nuvole sono in continuo movimento e quindi sono il colore dalla luce del sole che le attrversa in quel momento in cui le guardiamo. Le nuvole che più spesso sono di tre tipi:
1) i  CIRRI , dal nome latino Che significa filamento ( Sembrano filamenti ). Sono nuvole alte e biache, il loro colore è dato dal fatto che sono costituite da cristalli di ghiaccio. I cirri sono in alta quota e vengono sospinti dal vento che cambia loro la forma molto spesso; sono anche le prime nubi ad essere illuminate dal sole e le ultime che vediamo in cielo al tramonto. Quando mi giro in banchi isolati e quasi rettilinei non preannunciano il mal tempo, se invece sono posizionati in modo tale che occupano tutto il cielo si dicono CIRCUMOLI e preannunciano l'arrivo di brutto tempo.
2)  I CUMULI  sono  masse di goccioline  dovute all'evaporazione dell'acqua dal terreno per l'aumento della temperatura. Sono nuvole che vedo quando c'è bel tempo, si parla durante la giornata e svaniscono man mano che l'atmosfera si raffredda, verso sera in cielo non le vediamo più. Se già al mattino vediamo i cumuli c'è possibilità di temporali, infatti il ​​proverbio dice: "cumuli al mattino, temporale vicino".
3)  I CIRROCUMULI sembrano sfere  e sono quasi trasparenti; sono nubi alte e formate da cristalli di ghiaccio. Guardandole abbiamo visto in un banchi più o meno grandi. C'è un vecchio proverbio che dice: "cielo a pecorelle: acqua a catinelle".
Risultati immagini per COME SI FORMA LA NUVOLA



domenica 17 giugno 2018

COME SI FORMA LA NEBBIA?

                                            LA NEBBIA 

La  Nebbia  E Il Fenomeno meteorologico per il Quale Una  nube  si forma un contatto chat con il  Suolo . È costituita da goccioline di  acqua  liquida  o cristalli di ghiaccio sospesi in  aria . A causa della  diffusione  della  luce solare  da parte dell'acqua in sospensione, la nebbia si manifesta come un solo biancastro che limita la visibilità degli oggetti.
Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale, l'espressione  nebbia  (indicata  FG , dall'inglese  fog ) si applica quando la visibilità è inferiore ai 1000 metri. [1]  Per visibilità da 1000 a 5000 metri si usa  foschia  (indicata  BR , dal francese  brume ).


La nebbia inizia a formarsi quando l'umidità ha una massa d'aria coperta il 100%, ovvero quando si ha saturazione del vapore acqueo in esso contenuto. Una seconda parte di questo:
  • Nebbia da irraggiamento : si forma dopo il tramonto, dopo che il suolo ha ceduto il calore allo spazio tramite irraggiamento, raffreddandosi, assorbe calore dall'aria più un contatto con la superficie (generando inversione termica). La temperatura degli strati d'aria è una condensa di goccioline di acqua liquida. La nebbia da irraggiamento è tipica delle notti con cielo sereno (effetto serra da parte delle nubi limitate) e vento poco intenso.
  • Nebbia da avvezione: si forma quando l'aria umida passa per avvezione, movimento orizzontale dei flussi d'aria sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Questo fenomeno è frequente sul mare quando l'aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda. È anche comune il caso in cui un fronte tiepido passi sopra un'area abbondantemente innevata. È comune quando c'è molta differenza tra le temperature diurne e notturne, si dissolve non appena il sole, al mattino, comincia a scaldare l'aria.
  • Nebbia da umidificazione: è la forma più localizzata ed è creata dall'aria fredda che passa sull'acqua molto più calda. Il vapore acqueo entra velocemente nell'atmosfera tramite evaporazione e la condensazione ha luogo quando il vapore acqueo raggiunge la saturazione. La nebbia da umidificazione è frequente nelle regioni polari, e intorno ai laghi più grandi e più profondi nel tardo autunno e all'inizio dell'inverno, spesso causa nebbia ghiacciata o talvolta brina.
  • Nebbia frontale (o nebbia da precipitazione): si forma quando una precipitazione cade nell'aria secca dietro alla nube, le goccioline liquide evaporano in vapore acqueo. Il vapore acqueo si raffredda e al punto di rugiada condensa e forma la pioggia.
  • Nebbia sopraffusa: si verifica quando le goccioline di nebbia si trovano allo stato liquido (condizione detta di sopraffusione) nonostante la temperatura dell'aria sia inferiore a 0 °C; quando vengono a contatto con una superficie, formano depositi di ghiaccio chiamati galaverna, calabrosa o ghiaccio trasparente. Ciò è frequente sulla cima di quelle montagne che sono esposte a un debole vento. È quindi equivalente alla pioggia sopraffusa, che provoca il gelicidio.
  • Nebbia gelata : è quel tipo di nebbia dove le goccioline si sono congelate a mezz'aria in minuscoli cristalli di ghiaccio [2] . Generalmente ciò temperatura temperatura al di sopra del punto di congelamento (più basso a -30 ° C, nonostante sia possibile avere sopraffusione fino a -40 ° C) e quindi questo tipo di nebbia è comune solo nei dintorni delle regioni  artiche  e antartiche. Una precipitazione di aghi di ghiaccio simile alla nebbia ghiacciata, ma che si VERIFICA con cielo sereno e non provocazione Diminuzione di visibilita, si chiama  polvere di diamante .









LUPA DI MARE (NEBBIA SUL MARE)

sabato 16 giugno 2018

COME SI FORMA LA BRINA?

                                                  LA BRINA 

 La brina è un deposito di ghiaccio granuloso dall'aspetto cristallino a forma di scaglie o aghi che si forma per brinamento del vapore acqueopresente in atmosfera.

Un tipo particolare di brina si ha quando il vapore acqueo brina direttamente sulla superficie interna di un vetro: questo accade quando l'umidità della stanza è piuttosto alta e le temperature esterne sono molto basse (spesso 0 °C);[1] in presenza di vetri non ben isolati termicamente. Si tratta di un fenomeno analogo all'appannamento. Se l'umidità interna è molto alta e la temperatura esterna non eccessivamente bassa, il vapore acqueo condensa sul vetro formando successivamente uno strato di ghiaccio trasparente. Se, invece, l'umidità interna non è eccessiva e la temperatura esterna è molto bassa, si possono formare direttamente cristalli di ghiaccio. Le forme sono spesso suggestive (Chistoni parlò di "vegetazione minerale"[1]) e prendono il nome di fiori di ghiaccio.
Il termine fiori di ghiaccio o fiori di gelo si usa anche per le delicate strutture che si formano sul terreno quando è gelato e la temperatura dell'aria è molto bassa. La sublimazione del ghiaccio fa sì che si producano delle formazioni simili a grandissime rose.[1] Col nome di colonne di ghiaccioaghi di ghiacciopiprake o Kammeis si indicano formazioni simili alle precedenti ma con la forma di torrette; si producono con una temperatura del suolo superiore a 0° C e una temperatura dell'aria molto inferiore a 0 °C. L'acqua allo stato liquido del sottosuolo risale a causa della capillarità, formando strutture simili a spilli ghiacciati.